Tunisia: la mia prima vacanza all’estero
Tanti tanti anni fa (avevo da poco finito le superiori) decisi che era giunta l’ora per affrontare la mia prima vacanza da sola, senza i genitori. Premesso che in vacanza con i miei genitori mi sono sempre divertita un sacco, arriva un momento in cui bisogna iniziare a fare le proprie esperienze, in maniera autonoma. Oggi vi racconto la mia prima vacanza fuori dall’Italia!!
E’ estate, ho da poco terminato la scuola e non lavoro ancora, il budget è abbastanza ridotto, ma nonostante questo desidero provare l’emozione di prendere l’aereo (dato che non ci sono mai salita) e vorrei optare per una località di mare all’estero. Ovviamente mi affido ad una agenzia viaggi (ero ancora inesperta in fatto di viaggi fai da te 🙂 ) facendomi consigliare. La scelta ricade sulla Tunisia, più precisamente destinazione: Hammamet, scelta quasi obbligata dato che era la meta a minor prezzo, inoltre ci viene consigliata questa destinazione rispetto a Djerba perchè più comoda essendo sulla costa e meno affollata di turisti.
Si parte dall’aeroporto di Milano Malpensa e al momento del decollo, seppur emozionata, sono anche parecchio terrorizzata. Dopo circa un’ora e mezza di volo atterriamo all’aeroporto di Hammamet (piccolissimo in confronto a quello di partenza) e ci dirigiamo al villaggio vacanze prenotato: l’Hotel Miramar.
Il villaggio vacanze
La prima impressione che abbiamo di questa struttura è sicuramente positiva: il villaggio è molto bello, ben curato e pulito. E’ molto ricco di vegetazione e camminando per le stradine del villaggio, si possono osservare degli splendidi fiori. Ci sono inoltre panchine, statue e colonne che lo rendono molto suggestivo.
Dopo averci portato gentilmente le valigie in camera in cambio di qualche dinaro, la loro moneta, notiamo soddisfatti la pulizia della camera e la sua originalità. In questo paese è buona usanza lasciare qualche dinaro di mancia ai camerieri, ai fattorini, alle donne delle pulizie. Infatti dopo aver regalato qualche moneta alla donna delle pulizie abbiamo trovato ogni giorno il letto addobbato di fiori e con le lenzuola pizzicate in modo da creare dei disegni… uno spettacolo!!
Il villaggio dispone di un ampio ristorante a buffet in stile tunisino sotto ogni aspetto, i cibi che vengono cucinati sono a mio parere troppo speziati e ricchi di cipolle e purtroppo non è assolutamente presente la cucina internazionale. Nonostante io sia una persona a cui piace molto assaggiare e degustare i cibi locali, non vado matta per il cibo troppo speziato, soprattutto quando non esistono alternative e ti riduci a mangiare sempre uguale per una settimana. Questo è stato sicuramente un lato negativo di questa struttura.
Accanto al ristorante è presente un piccolo bazar in cui si possono trovare dei graziosi souvenir a buon prezzo, cosa molto utile e comoda per comprare qualche ricordo tunisino senza uscire dal villaggio. Si possono trovare boccette in vetro per mettere il profumo, cammelli in peluche, braccialetti e collanine, tamburelli e molti altri oggetti tipici di questo paese.
Accanto alla piscina c’è un palco dove alla sera fanno gli spettacoli e mentre si cammina tra le stradine ogni tanto ci si imbatte in qualche gattino che vuole le coccole, mentre attaccato sul muro un geco si gode la serata rilassandosi.
La spiaggia
Appena arrivati in camera, svuotiamo le valigie e mettiamo il costume per iniziare nel modo migliore la nostra vacanza relax, ossia recandoci in spiaggia. Per accedere alla spiaggia bisogna oltrepassare un cancello, che l’hotel di sera provvede a chiudere, suppongo per ragioni di sicurezza così da non aver problemi che nessuno dall’esterno acceda al villaggio.
La spiaggia è interamente formata da sabbia fine, gli ombrelloni in paglia la rendono molto carina e tipica di queste località sulla costa africana. Il mare è limpido e pulito, ottimo per nuotare e giocare nell’acqua.
La vita da spiaggia qui non è sempre uguale, può capitare che mentre ci si crogiola al sole (cosa che amo particolarmente fare 🙂 ) passa accanto un tunisino che chiede se si vuole acquistare cocaina o hashish, e si rimane un attimo sbalorditi dalla insolita domanda… questo è quello che è successo a me. Quindi, oltre ai venditori di tappeti e asciugamani, aspettatevi anche qualche venditore un po’ strambo!!
La città di Hammamet
Durante la vacanza siamo usciti solamente una sera per provare il “vero” cibo del luogo, cucinato in un locale esterno all’hotel. Abbiamo mangiato i calamari fritti, preparati con una spessa pastella, un filetto di pesce e per concludere un buon gelato. Tutto sommato è stata una buona cena, sicuramente meno speziata rispetto al ristorante dell’hotel.
Dopo aver cenato abbiamo fatto due passi in centro, rimanendo però fregati da un ragazzo locale che, spacciandosi per un cameriere del nostro hotel, ci ha condotto nel negozio di suo zio, invitandoci a comprare qualcosa… il nostro acquisto è stata una campanella, pagata però a caro prezzo.
Vi consiglio di fare attenzione a non farvi fregare con questo trucchetto a cui noi purtroppo, ai tempi giovani e inesperti, abbiamo abboccato. Per via di questo disguido, non abbiamo avuto tempo per visitare la città.
La vacanza in Tunisia si è dimostrata carina, ma non all’altezza delle mie aspettative. Se ne sente spesso parlare bene, ma io credo dipenda molto dal villaggio che si sceglie. Devo ammettere che la struttura da noi scelta era abbastanza low cost, vi consiglio di puntare su un 4 o 5 stelle, se volete recarvi in quella zona.
E’ sicuramente un buon compromesso per una vacanza rilassante a basso prezzo, ma se siete persone esigenti allora cambiate meta!!