Ai piedi del monte Mars: Rifugio Delfo e Agostino Coda
Siamo in piena estate e quindi abbiamo raggiunto il periodo ideale per recarsi in montagna a fare trekking. Nelle Alpi biellesi è pieno di belle passeggiate che raggiungono vette famose e molto panoramiche, dove una volta arrivati si può incontrare il tanto atteso rifugio dove gustare qualcosa di tipico o anche solo riposarsi un pochino. Oggi Enrico ci porta fino ai piedi del Monte Mars, spiegandoci il percorso che lui ha seguito per arrivare al rifugio Coda.
Trekking fino ai piedi del Monte Mars con arrivo al rifugio Delfo e Agostino Coda
Approfittando della bella giornata, decido, insieme ai miei compagni di avventura, di incamminarmi verso il noto Rifugio Delfo e Agostino Coda partendo dal versante biellese.
Tale rifugio è infatti raggiungibile sia dal versante piemontese (Biella) che dal versante della Valle d’Aosta (Fontainemore). Entrambe le ascese sono degne di nota e trasmettono all’avventuriero emozioni diverse pur condividendo la stessa meta.
L’inizio del percorso parte a Oropa
Ci troviamo dunque nel Piazzale Busancano, il grande parcheggio posto proprio vicino alla partenza della Funivia di Oropa.
Prendiamo un veloce caffè nel Bar Funivie Oropa in attesa che aprano le porte della cabina. Adoro questo baretto, non è niente di particolare, ma ogni volta che ci metto piede mi riempe di calore e felicità. Pochi altri locali mi generano questa emozione. E’ quasi come se fosse un “incubatore” di felicità, che poi sfocia durante tutta l’escursione.
Giusto il tempo di svuotare la tazzina e si aprono le porte della funivia. Non siamo in molti, ma siamo tutti super carichi!!
Lungo la salita, a ridosso dell’unico pilone, osserviamo nel vuoto l’immensa parete alla ricerca di qualche squadra impegnata nella nota via Ferrata Nito Staich. Ma nulla!!
L’arrivo a Oropa Sport
Arriviamo dopo qualche minuto alla nostra meta: Oropa Sport.
Da qui non indugiamo ulteriormente e ci incamminiamo verso il Lago del Mucrone (sentiero C11).
Una volta arrivati al lago, continuiamo a seguire l’ampio e ripido sentiero fino a raggiungere la bocchetta del lago. Da qui si ha una visuale rialzata del lago veramente notevole.
Procedendo sulla sinistra è possibile imboccare il sentiero che porta al Monte Mucrone (a metà mattina già in parte coperto dalle nuvole, come sempre).
Il sentiero in costa verso il rifugio Coda
Il rifugio Coda però si raggiunge procedendo sempre diritti. Superato il colle si apre un’enorme vallata e si intuisce anche la traccia del sentiero che andremo a percorrere. La quasi totalità del tracciato si svilupperà in costa, ossia seguendo (metro più, metro meno) la linea di livello delle montagne che andremo a costeggiare.
Superiamo un primo tratto nella pietraia, per poi raggiungere dopo circa un chilometro il sentiero misto. Essendo in costa, sulla sinistra si apre la vallata, sulla destra invece la montagna ci regala splendidi scorci sul Monte Rosso (2374 m s.l.m.) e l’imponente Monte Mars (2600 m s.l.m.).
A un certo punto, il sentiero si fa leggermente più impegnativo e compaiono alcuni tratti attrezzati con corde e catene fisse. Nulla di impossibile e allarmante, diciamo che fa piacere avere qualche sicurezza aggiuntiva.
L’ultimo tratto si presenta veramente ripido, ma la vista in lontananza della struttura ricettiva ci carica positivamente e ci da forza.
Pranzo al rifugio Delfo e Agostino Coda
Dopo aver scarpinato per qualche oretta, finamente arriviamo al rifugio Coda, a quota 2280 m s.l.m. Esso si presenta in ottime condizioni e la vista dalla quale si può amminare la valle di Lys è veramente unica. Inoltre si può osservare poco più in basso il lago Montagnit.
Entriamo nel rifugio che ci trasmette fin da subito un senso di accoglienza molto forte. Ci facciamo portare un bel piatto di polenta concia, è veramente ottima!!
Discesa dal rifugio e qualche accortezza
Purtroppo è ora di fare ritorno, ripercorrendo semplicemente i nostri passi.
Quest’escursione è fattibilissima, ma bisogna mettere in conto almeno 5 ore di cammino tra l’andata ed il ritorno, oltre ad un breve tratto leggermente esposto, ma comunque molto sicuro.
Un percorso trekking molto consigliato, ovviamente con il piatto di polenta per concludere in bellezza la camminata!!