Guida pratica per viaggiare con i neonati
Quando nella vita di una coppia arriva un bambino, le loro abitudini vengono completamente stravolte, l’ho provato io stessa. La coppia deve adattarsi al cambiamento e per farlo deve avere molta forza di volontà. Forza che arriva pian piano quasi subito, dato il grande amore che lega due persone a loro figlio. Per due persone che amano viaggiare, che prima non si fermavano mai ed erano sempre in giro, sicuramente l’arrivo del loro piccolo porta un grande cambiamento. Ma con il metodo giusto per affrontare un viaggio e qualche trucchetto si imparerà subito a viaggiare con i figli.
La prima volta che si diventa genitori, tutto diventa complicato. Anche se siamo grandi e abbiamo ormai imparato e studiato un sacco di cose, nessuno ha mai potuto insegnarci a fare il genitore. Questa è una cosa che viene da dentro. Infatti già dopo aver trascorso i primi mesi, sicuramente si è già più abituati ai nuovi ritmi e la famiglia comincia a tornare ad un punto di normalità. Non vi dico queste cose per spaventarvi, anzi avere un figlio è la cosa più bella del mondo, ma crescerli bene è anche una tra le più difficili.
Finita la premessa, entriamo nel vivo del post che ho deciso di scrivere per dare una mano a tutti quei genitori che, come me, davanti alle prime partenze si sono trovati in difficoltà.
Piccola guida per chi viaggia con bambini da 0 a 1 anno: come gestire i cambi, i sonnellini e lo svezzamento
Dopo aver avuto Teddy, per alcuni mesi non abbiamo mai viaggiato, se non poche gite a distanza di massimo mezz’ora da casa nostra. Quando ha raggiunto i sette mesi, abbiamo deciso che era arrivato il momento di portarlo a spasso per un weekend lungo e fargli conoscere un luogo che noi amiamo tantissimo: il mare.
Abbiamo iniziato a svezzarlo intorno ai sei mesi, mentre io proseguivo con l’allattamento (cosa di cui vado molto fiera d’aver fatto). Per comodità abbiamo scelto un hotel in cui eravamo già stati l’anno prima, optando per la formula pensione completa. In questo modo sapevamo che non ci sarebbe mancato nulla, soprattutto lato cibo: appena avviato lo svezzamento infatti i bambini mangiano soltanto pappe e frutta passata.
Da questo momento in poi non ci siamo più negati nessuna vacanza o gita, ovviamente senza esagerare come lontananza e fattibilità. E’ vero che i bambini si possono portare ovunque perchè hanno una grande capacità di adattamento, ma io faccio parte di quelle mamme protettive e quindi non mi piace strafare. L’esigenze di mio figlio sono sempre al primo posto (spero che possiate capirmi).
Quale tipo di hotel scegliere
Per i bambini inferiori ad un anno, consiglio assolutamente un hotel con trattamento pensione completa. Questo solamente se sono veramente attrezzati con i pasti dei bambini e vi garantiscono i cibi base dello svezzamento: brodo vegetale, passati di verdura, pastina, carne o pesce, formaggini e prosciutto cotto.
La maggior parte degli hotel non distribuisce le farine da aggiugere al passato di verdura, gli omogenizzati e i biscottini solubili. Per questo se siete abituati a dargli carne o pesce omegenizzato o la frutta in vasetto, vi consiglio di portar dietro un po’ di scorta e darla al personale dell’hotel per poterla aggiungere al pasto del bambino.
L’occorrente per un neonato quando ci si reca in un hotel
Ci sono cose che quando viaggiate non potete assolutamente dimenticare a casa. Gli essenziali sono: omogenizzati di frutta, cucchiaini morbidi per lo svezzamento, un bicchierino per l’acqua, bavaglioli, farina istantanea (ce ne sono molte in commercio: riso, mais e tapioca, grano, semolino), omogenizzati di carne e pesce.
Inoltre se gli date il latte artificiale, dovete portare con voi assolutamente i biberon, il latte in polvere, un cucchiaino, lo scaldabiberon e lo sterilizzatore da viaggio.
Scegliete l’appartamento se volete avere più libertà
La validissima alternativa all’hotel è l’affitto di un appartamento. In questo modo potrete preparare voi direttamente i pasti a vostro figlio e usare gli ingredienti che preferite.
L’occorrente per un neonato quando si sceglie un appartamento
Ogni volta che ho scelto questa soluzione ho dovuto inserire nel suo bagaglio alcune cosette in più oltre a quelle che ho citato prima nella sezione hotel. Voglio farvi un piccolo elenco che sono sicura potrà essere apprezzato da alcuni di voi, ancora alle prime armi.
Prendete con voi: un pentolino in acciaio per cucinargli il passato di verdura ed il minipimer per frullarlo e un pelapatate (non è detto che lo trovate nell’alloggio in cui vi recate). Piatti di plastica o il suo piattino abituale (i bambini sono molto abitudinari, vedere il loro piattino gli fa ricordare il pasto di casa) e alcuni vasetti per mettere in frigo/freeezer il passato di verdura e conservarlo al meglio. Questi contenitori per le pappe sono, inoltre, molto comodi quando andate nei ristoranti perchè potete portarvi dietro il pasto e chiedere al cameriere di riscaldarlo (i contenitori possono essere addirittura messi nel microonde).
Cosa mettere nella borsa del cambio quando si è in viaggio
Durante le vostre passeggiate immagino che userete il passeggino o la fascia portabimbo. La cosa certa è che sicuramente vi porterete dietro la borsa per il cambio del bambino. Vi consiglio di metterci dentro l’occorrente per l’intera giornata: sette/otto pannolini, una crema per il cambio, le salviette umidificate, un asciugamanino, il telo per il cambio, un body e una tutina se il vostro bimbo è molto piccolo (può capitare che si sporchi più facilmente). Quando alla sera rientrerete in hotel (o nell’alloggio), avrete modo di sistemarla e riempirla nuovamente per la giornata successiva.
Se viaggiate nei periodi caldi, potete tranquillamente stendere un telo su un prato e cambiarlo mentre lui si guarda intorno, mentre quando fa freddo cercare un bagno con il fasciatoio. Se invece viaggiate con l’auto, vi consiglio di stendere il telo sui sedili posteriori e cambiarlo mentre lo distraete con qualche giochino.
Come gestire i sonnellini in viaggio
Teddy ha sempre fatto un pisolino al mattino e uno più lungo al pomeriggio. Perciò, durante gli spostamenti in macchina, non abbiamo avuto grandi problemi perchè l’auto gli ha sempre conciliato il sonno.
Quando eravamo a spasso per una città di solito dormiva nel passeggino, mentre noi riuscivamo a visitare il posto. Mentre quando eravamo al mare e faceva molto caldo, lo portavamo a spasso in una via più fresca per farlo addormentare o rimanevamo in camera (spesso in maniera alternata, così uno dei due poteva godersi la spiaggia) per farlo riposare bene, così alla sera era più attivo per andare a passeggio.
Viaggiare con i neonati è un’esperienza magnifica
Dopo ogni viaggio, seppur più stancante di prima, si arriverà a casa più uniti e più felici. Un figlio non arricchisce solo la coppia ma anche il viaggio insieme.
Ecco, questi sono i miei consigli per viaggiare al meglio con un bambino inferiore ai dodici mesi. Se avete altre idee o consigli, vi chiedo di suggerirmeli nei commenti, sarò ben lieta di leggerli.
E allora buon viaggio insieme ai vostri piccoli!!