Monument Valley: un’incredibile avventura nella terra dei Navajo
Certe emozioni sono difficili da spiegare, ti si incollano addosso e non si tolgono più. Quando ti rendi conto di trovarti nel posto che aspettavi da tanto e stai vivendo un’avventura incredibile, solo a quel punto capisci che devi vivere al massimo ogni singolo istante.
Ho sempre sognato la Monument Valley, quell’immensa distesa di sabbia rossa con le sue enormi rocce che osservano tutta la valle. Questa avventura per me è stata un susseguirsi di emozioni… oggi voglio farvi scoprire questa stupenda terra.
Monument Valley Navajo Tribal Park
Ho sognato per molti anni il viaggio nell’ovest degli Stati Uniti: visitare i parchi più famosi e mettere piede in città come San Francisco, Los Angeles o Las Vegas. Esistono molti modi di affrontare questo viaggio e molte combinazioni di città e parchi. La cosa certa è che non potete fare tutti questi chilometri, arrivare negli States e non dedicare almeno una giornata per visitare la Monument Valley.
Appena dopo aver passato Mexican Hat, la roccia che assomiglia ad un sombrero, si viene accolti con un enorme cartello posto a indicarci dove ci troviamo: Utah. Un’insegna sicuramente utile dato che le strade americane sono talmente infinite che dopo aver guidato per un po’ di ore si ha l’impressione di essersi persi.
Una volta addocchiato il cartello, scendiamo dal pullman per la foto di rito e oltre al panorama da favola che ci si para davanti, scorgiamo anche una simpatica capretta che ci saluta da un piccolo promontorio.
Ci dirigiamo al Visitor Center per acquistare i biglietti di ingresso al parco.
Per visitare la famosa riserva Navajo è obbligatorio essere provvisti di ticket. Questo perchè come vi dicevo è un territorio di proprietà dei Navajo, un simpaticissimo popolo nativo americano stanziato nell’Arizona settentrionale e in alcune parti dello Utah. Il nome Navajo significa “Campo coltivato in un piccolo corso d’acqua”.
Si parte a bordo di una jeep…
Dopo essere usciti dal Visitor Center ci rechiamo sulla terrazza per osservare la famosa valle: l’immensa distesa di sabbia rossa e le “mesa” (in gergo americano, vengono chiamati così gli enormi monoliti). Ecco finalmente l’enorme distesa vista in molti film e fotografie, quanto ho desiderato vederla… certo che dal vivo è tutta un’altra cosa, un’emozione unica e indescrivile!!
Ma adesso è ora di partire, i Navajo ci attendono. Saliamo sulla jeep e partiamo per vivere una meravigliosa avventura nella Monument Valley. Si può decidere se proseguire con la propria auto oppure unirsi ad un tour organizzato: a piedi, in jeep o addirittura a cavallo (per chi desidera sentirsi come un protagonista di un film western). I tour organizzati permettono di esplorare meglio il parco, visitando i luoghi a cui non si può accedere da soli.
Cosa vedere nella Monument Valley
L’escursione si propone di portarci in mezzo alla Monument Valley facendo tappa in vari punti per mostrarci vari scorci e scattare qualche fotografia. Impossibile scattare poche fotografie in questo posto, io ho quasi fuso la macchina fotografica.
Stare in questa valle ti fa sentire libero e in pace con te stesso.
I punti principali nel parco sono indicati da cartelli in legno. La prima tappa la facciamo a John Ford’s Point: l’enorme sperone di roccia posto orizzontalmente dove è di rito posizionarsi sopra e farsi scattare una foto in lontananza.
Nella piazzola di sosta troviamo le bancarelle degli indiani che vendono cose veramente molto carine, tutte fatte artigianalmente. Merita sicuramente una visita e per qualche dollaro anche l’acquisto di un oggettino.
Nella seconda tappa ascoltiamo i Navajo mentre cantano le loro canzoni tipiche e facciamo un ballo in cerchio tipico della loro cultura.
Nell’ultima tappa invece ci aspetta un pranzo in stile navajo formato da una specie di taco fritta con sopra fagioli, insalata, pomodori, formaggio e cipolla. Gustiamo questa buonissima specialità assaporando un tipico thè freddo. Un pranzo delizioso in un contesto strepitoso.
E’ stata per me un’avventura indimenticabile.
Le mesa da non perdere
Lungo il tragitto, tra una tappa e l’altra possiamo scorgere varie mesa molto particolari e di interesse.
Si comincia da “The Mittens and Merrick’s butte“, il simbolo della Monument Valley. Le tre mesa più famose si possono già scorgere dal Visitor Center.
Da lontano scorgiamo “Elephant butte“, la mesa che assomiglia ad un elefante, per poi più avanti scorgere i tre pinnacoli affiancati, chiamati “Three sisters“. Si arriva poi al famosissimo “John Ford’s Point“, raffigurato in moltissimi film western (di cui vi ho parlato prima).
Da non dimenticare: “Camel Butte“, la mesa che riprende la forma di un cammello, “The thumb” il monolite solitario e “The sleeping giant“, la mesa che ricorda un gigante sdraiato.
Queste sono solo alcune mesa tra le più caratteristiche della Monument Valley, ma durante il percorso avvisterete molte più cose.
Impossibile da dimenticare
Mentre vedrete questo parco meraviglioso vi chiederete sicuramente, come ho fatto io, come la natura possa aver creato un paesaggio così fantastico.
Questo per me è stato IL viaggio, qualcosa di troppo bello e indescrivibile da spiegare a parole. Dopo avervi raccontato la mia esperienza nella Monument Valley e dopo aver riguardato le fotografie, ho ancora più voglia di farci ritorno.