Bambini e svezzamento: come organizzare i viaggi
Fino ai sei mesi di età i bambini possono vivere tranquillamente di solo latte. Superato questo periodo si può cominciare a integrare nel loro regime alimentare pochi e semplici cibi per aiutarli ad approcciarsi con il mondo degli alimenti. Questo periodo si chiama svezzamento e anche se è bellissimo da vivere (è stupendo osservare il bambino mentre gusta il cibo e fa strane espressioni) può risultare anche complesso e a volte stressante.
Se siete a casa ovviamente è più semplice (se si può dire così) perchè avete tutto a disposizione, dalla frutta e verdura fresca, alla carne e al pesce e ad ogni tipo di posatina o piattino. Quando ci si ritrova a viaggiare invece è un po’ più complicato ma con le giuste dritte potrete divertirvi e vivere in maniera serena anche questo periodo.
Come ho affrontato lo svezzamento a casa…
Ho scelto di iniziare ad allattare il mio bambino da subito, era proprio una cosa a cui tenevo molto e sono riuscita a farlo felicemente. Fino a sei mesi Teddy ha sempre e solo bevuto il mio latte, dopodichè abbiamo deciso di iniziare a fargli scoprire nuovi sapori. Abbiamo iniziato dalla purea di frutta per poi proseguire con il brodino e le farine, fino ad arrivare al passato di verdura con dentro carne, pesce e legumi. Essendo io una persona molto attenta al cibo e alla qualità di esso, ho sempre privilegiato i cibi freschi e cucinati da me rispetto agli omogenizzati. Gli unici omogenizzati che ho comprato (e compro ancora perchè utili quando si è fuori casa o quando si viaggia) sono quelli di frutta da coltivazioni biologiche.
Ho sempre preparato tutto in casa alla vecchia maniera, come facevano le nonne: facendo bollire le verdure e tritandole per creare un buon passato di verdura, inserendo poi carne o pesce bollito e frullato. Il mio bambino ha potuto assaggiare tutti i sapori (ovviamente solo delle cose che piacciono pure a me, certe ho evitato di proporgliele) e si è molto affezionato alla frutta e alla verdura, con mia grande soddisfazione.
Una regola fondamentale: non insistere!!
Ammetto che sono fortunata ad avere un figlio che mangia quasi tutto quello che gli cucino senza fare storie, ma all’inizio non è stato sempre semplice. Ci sono state volte, specialmente all’inizio dello svezzamento, che dopo uno o due cucchiai mi chiudeva la bocca e non c’era verso che la riaprisse per mangiare. Quando ero giù di morale perchè Teddy non aveva mangiato tanto, mia nonna mi ripeteva sempre: “Non sforzarlo, i bambini sanno regolarsi. Se non ti apre la bocca, vuol dire che non ha fame”: Così ascoltando il suo consiglio non ho più insistito e ho cercato di vivere sempre meno in maniera stressante questi episodi. Col passare dei mesi il problema cibo è sempre più migliorato.
… e come l’ho affrontato in viaggio
Ho fatto diversi viaggi durante il periodo dello svezzamento ed ogni volta sono riuscita a cavarmela alla grande. Certo ci va qualche accortezza e strategia, ma anche durante questo periodo è possibile viaggiare, sempre divertendosi.
In base alla mia esperienza, il consiglio primario che vi do è quello di scegliere un appartamento da affittare. In questo modo avrete a disposizione la cucina per poter preparare il vostro passato di verdura o anche solo scaldare un omogenizzato o una pastina in brodo. Inoltre avrete a disposizione un ampio frigo, dove conservare la verdura, gli alimenti freschi (latte, formaggini, prosciutto cotto) o gli omogenizzati aperti che non sono stati finiti durante il pasto.
Come scegliere l’alloggio da affittare
Prima di affittare un alloggio, controllo sempre bene utilizzando Google Maps o Tripadvisor che ci siano supermercati vicino al luogo in cui mi troverò. Non faticherò così per fare la spesa.
Solitamente il primo giorno che arrivo faccio un’abbondante spesa con tutto l’occorrente in modo da non dovermi recare troppo spesso nel supermarket. Compro invece più spesso le cose fresche (frutta, verdura) e il pane.
Cosa portarsi dietro (oggetti e cibo) e cosa comprare invece a destinazione
La preparazione dei bagagli durante questo periodo va fatta attentamente senza trascurare nulla che poi ci posso realmente servire in viaggio. Io preparo sempre tutto l’occorrente sul tavolo e man mano riempio le borse. Qualche oggetto lo sistemo nel bagaglio di Teddy (nelle apposite tasche portaoggetti) mentre per gli altri mi aiuto con uno zaino o una borsa da spesa. Durante il periodo dello svezzamento ho sempre viaggiato con la macchina, proprio per riuscire a prendere dietro tutto ciò che mi serviva.
Ecco gli oggetti che prendo da casa e porto sempre in viaggio con noi:
- il minipimer per frullare i cibi
- un pentolino d’acciaio
- il pelapatate
- i cucchiaini e il bicchiere di Teddy
- il biberon
- lo scalda biberon/pappa da viaggio
- il seggiolone da viaggio
- i contenitori appositi per il cibo (mi sono trovata molto bene dei Philips Avent)
- i bavaglini.
Porto dietro anche i cibi essenziali durante lo svezzamento:
- farine per bambini
- pastina
- omogenizzati di frutta
- biscottini
- cracker.
Una volta arrivata a destinazione cerco sempre un supermercato non troppo distante dall’appartamento. Compro verdura e frutta fresca, prosciutto cotto, formaggini, olio e grana grattuggiato.
Cosa cucinare per il bambino durante la vacanza
Nonostante quando sono a casa mi piace cucinare, quando sono in viaggio non passo molto tempo a spadellare. Pensare che all’inizio di quando sono andata a convivere era una cosa che odiavo fare.
Vi consiglio di preparare una razione più abbondante di passato di verdura per ricavarne due o tre porzioni. In questo modo non dovrete sempre cucinare e avrete qualche pasto già pronto per quando rientrerete in casa e sarete magari di corsa.
Per preparare le pappe vi basterà scaldare il passato di verdura e aggiungere pastina, farina, prosciutto, uovo o formaggino. Ed ecco fatto, il pasto è pronto.
Per chi preferisce l’hotel, quali strutture scegliere
Prima che Teddy compisse un anno, sono andata diverse volte in hotel, soprattutto all’inizio dello svezzamento, quando Teddy mangiava ancora poco.
Ho scelto hotel baby friendly e ho optato per la formula pensione completa. Quando arrivava il momento durante la giornata di scegliere il menu del giorno dopo, segnavo anche il cibo per lui. Mi sono trovata molto bene in entrambe le strutture in cui ho soggiornato perchè sono stati molto attenti all’alimentazione dei neonati durante lo svezzamento. Se optate per la riviera ligure o quella adriatica andate sul sicuro, dal momento che è pieno di strutture per famiglie.
Viaggiare fa bene anche ai bambini
Ormai noi abbiamo superato questo periodo, anche se Teddy non mangia ancora totalmente come noi, siamo però sulla buona strada.
Se avete domande o dubbi a riguardo chiedetemi pure, sarò lieta di aiutarvi.
Cominciare fin da piccoli a portare in viaggio i vostri figli è un ottimo modo per farli interagire con nuove persone e farli adattare ad ambienti e situazioni diversi. Non rinunciate a tutto questo solo perchè è complicato per voi da gestire. Provateci e tornerete a casa soddisfatti!!