Aosta: mercatini di Natale sotto la neve
Sono appena tornata da uno stupendo weekend ad Aosta. Quest’anno l’abbiamo scelta come meta per i mercatini di Natale. Come sapete ogni anno mi piace scegliere una nuova città da visitare in clima natalizio. Avevo già visitato Aosta in occasione della Fiera di Sant’Orso e mi era piaciuta, ma questa volta ho saputo apprezzarla ancora di più.
Aosta non è solo una cittadina di montagna usata dagli sciatori come campo base per sostare nei vari hotel e poi dirigersi alle piste. Aosta è storia, cultura, arte e cibo.
Un weekend di relax in mezzo alla neve
Arriviamo al mattino ad Aosta e posteggiamo la macchina in un ampio parcheggio gratuito. Prendiamo i bagagli e ci dirigiamo nel centro storico della città. Abbiamo prenotato una stupenda mansarda per tre giorni tramite Airbnb: un alloggio pulitissimo, arredato con gusto e proprio accogliente. Guardando fuori dalle finestre dell’alloggio si ha un panorama splendido su tutta Aosta e le montagne.
Dopo esserci sistemati, lasciamo girare per casa Teddy in modo che possa familiarizzare con questo nuovo posto. La padrona di casa è stata molto gentile e ci ha lasciato a disposizione dei bellissimi giocattoli delle sue bambine 🙂
Dopo aver pranzato, ci imbacucchiamo bene e usciamo per fare un giro nel centro storico di Aosta.
Il centro storico: arte, bancarelle e negozi
Il centro storico di Aosta è veramente bello: stradine, piazze e portici. Questa città è veramente splendida, pulita e ordinata. Ci ha dato subito una sensazione di sentirci a casa, e non come altre città in cui ci si sente solo turisti.
Le stradine sono accoglienti e ricche di bei negozi. Ce n’è per tutti i gusti, si va dai negozi di abbigliamento elegante a quelli di vestiti tecnici per sciare, dalle pasticcerie moderne ai bar dal “sapore antico”, fino ad arrivare alle panetterie. Ovviamente non potevo non entrare in una panetteria ad Aosta, dovete sapere che io adoro un tipo di pane che si trova solo in Valle d’Aosta e talvolta in Trentino. Il pane di cui sto parlando appare scuro perchè è fatto con la farina di segale e all’interno racchiude uvetta, fichi secchi e noci.
Dopo aver percorso tutta Via De Tillier arriviamo in Piazza Chanoux. Questa piazza, oltre ad essere la più grande di Aosta, durante il periodo natalizio ha in centro un enorme albero tutto illuminato. Sia gli adulti che i bambini rimangono completamente estasiati e infatti è pieno di gente che si fa i selfie.
Sotto i portici è possibile camminare osservando le bancarelle, alcune di antiquario e altre di hobbistica (oggetti fatti a mano di legno, stoffa, pietra).
Arte romana
Procedendo verso Via Porta Praetoria arriviamo appunto alla famosa Porta, simbolo della città. La Porta Praetoria, imponente struttura architettonica, costituiva l’accesso principale alla città e ai lati di essa si possono ancora vedere le antiche mura risalenti al 25 a.C.
Proseguiamo lungo Via Sant’Anselmo fino ad arrivare all’Arco d’Augusto. Dato il freddo che fa a girare per la città decidiamo di fiondarci direttamente ai mercatini di Natale.
I mercatini di Natale nel Teatro Romano
Torniamo alla Porta Praetoria e svoltiamo verso il Teatro Romano, sito archeologico visitabile tutto l’anno a pagamento. Nel periodo natalizio l’accesso è completamente gratuito dato che diventa la sede dei mercatini di Natale.
Le bancarelle sono circa una quarantina, tutte piccole casette di legno carinissime, che vendono oggetti artigianali e natalizi, cibo e prodotti per la cura del corpo. La qualità della merce è veramente elevata.
Il percorso si snoda tra salite e discese, in modo da poter vedere a zone i mercatini ed osservare in lontananza i resti del Teatro Romano.
Dopo aver fatto un giretto tra le bancarelle e aver fatto qualche acquisto, decidiamo di recarci nella zona ristorazione. E’ una fredda giornata invernale e cosa c’è di meglio che assaporare un buon vin brulè mangiando patate e fonduta? Mentre sto gustando questo ottimo piatto, i profumi delle altre bancarelle mi stanno già facendo venire voglia di assaggiare altre specialità. Cerco di contenermi per poter finire il giro dei mercatini.
Nel frattempo il sole sta calando e le luci si stanno accendendo, le casette si illuminano. Una meraviglia per gli occhi!!
Cenetta tipica valdostana
Dopo essere rientrati a casa, sistemati e dato da mangiare a Teddy, ci prepariamo per andare a cena. Scendiamo in strada e decidiamo di entrare nel ristorante “Hostaria del Calvino” a pochi metri dal nostro appartamento.
Veniamo fatti accomodare al piano superiore dove si ha una bella vista sui tetti delle case di fronte. Ceniamo con cibi tipici: un tagliere di salumi e formaggi, crespelle alla valdostana.
Una volta finita la cena, facciamo due passi fino in piazza per vedere tutte le lucine e poi torniamo a casa per andare a dormire.
Neve, neve, neve
Il giorno seguente ci svegliamo osservando la neve sui tetti… sta iniziando a nevicare. Che sensazione magnifica quella di guardare nevicare mentre si è sotto le coperte al calduccio in una graziosa mansarda.
Dopo aver fatto colazione ed esserci vestiti, decidiamo di andare a fare un giretto per il paese. Nonostante la difficoltà nel muovere il passeggino (c’è già un sacco di neve per terra), riusciamo comunque a vedere e osservare all’interno la stupenda cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista.
Prima di rientrare a casa, facciamo tappa al supermercato per prendere un po’ di cibo.
Se affittate un appartamento e avete bisogno di fare spesa, vi consiglio questo supermercato: è un Carrefour aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Non è molto grande, ma si può trovare di tutto, la fruttta e la verdura sono di qualità e dispone inoltre di uno spazio in cui si può acquistare sushi fatto sul momento.
La neve continua a scendere
Continua a scendere la neve e i tetti sono sempre più coperti. Per non far prendere freddo a Teddy decidiamo di fargli fare il riposino a casa e noi ci alterniamo per un giretto nel centro città con vista luci di Natale e neve. Un paesaggio innevato, meraviglioso.
La neve sa rendere più bello ogni paesaggio e soprattutto in montagna è stupenda. Peccato che essendoci troppa neve e pochi turisti in giro, le bancarelle dei mercatini di Natale decidono di chiudere. Riusciamo giusto a fare un giro veloce in mezzo ai vari chioschi osservando le luci e gli alberi di natale illuminati.
Anche questa sera decidiamo di mangiare fuori, scegliendo un altro ristorante a pochi passi da casa: la “Trattoria Aldente”. Il locale è stupendo, molto intimo e accogliente, addobbato finemente per Natale. Mangiamo due piatti tipici valdostani: la zuppa valpellinentze (fatta con cavolo, pane e formaggio) e i gnocchi di castagne con fonduta e mele alla cannella. Mangiamo in maniera ottima, osservando la neve che scende fuori dalla finestra. Quando andiamo a pagare ci viene offerto un piccolo panettone… che gentili.
Torniamo in alloggio e andiamo a dormire, il giorno seguente ci attende il viaggio di ritorno. Speriamo smetta di nevicare!!
Il faticoso rientro a casa
E’ mattina e dobbiamo ritornare a casa. Non ha ancora smesso di nevicare, ma ha diminuito un pochino.
Ci dirigiamo verso la macchina ma con il passeggino è impossibile raggiungere il parcheggio data l’enorme quantità di neve (ne è scesa più di mezzo metro).
Mentre passeggio un po’ nei dintorni per fare addormentare Teddy, mio marito si dirige alla macchina trovando una sorpresa: l’auto è completamente ricoperta di neve. Facendosi imprestare una pala da alcune persone riesce a liberare l’auto e a venire a prenderci.
Dopo pranzo, carichiamo tutti i bagagli in auto facendo mille peripezie (l’abbiamo dovuta posteggiare un po’ lontano dal centro) e poi ripartiamo verso casa.
Ovviamente le strade sono un po’ sporche di neve, dobbiamo andare piano e l’autostrada non è totalmente pulita. Ci mettiamo un’oretta in più del dovuto ma arriviamo a casa, stanchi ma felici 🙂
E’ stata anche questa un’avventura bellissima. Abbiamo sentito veramente il clima natalizio: la neve, la mansarda, i mercatini di natale. E’ stata per certi versi tosta per via del disagio nelle strade che reca la neve: la paura di scivolare con il bimbo in braccio, il passeggino che slittava e i mercatini di Natale che hanno dovuto chiudere. Ma tirando le somme è stata comunque sorprendente, ci siamo rilassati, divertiti e soprattutto abbiamo visto Teddy sempre con il sorriso… e da quando sono diventata mamma, ho capito che vedere un bambino felice è la cosa più bella del mondo!!