Estate in Trentino: montagna, laghi e città
Quest’estate abbiamo scelto di fare delle vacanze alternative. Complice il fatto che Teddy aveva meno di un anno, non volevamo gettarci nel caos di un soggiorno al mare e di fargli prendere afa sotto l’ombrellone. Per questo abbiamo scelto di recarci in Trentino, facendo passeggiate e godendoci l’aria pulita di montagna.
Per non salire troppo di altitudine, abbiamo deciso di visitare due valli abbastanza basse: la Val di Non e la Valsugana. Abbiamo perciò prenotato due appartamenti tramite il sito Airbnb rimanendo piacevolmente soddisfatti.
La nostra settimana in Trentino
Partiamo al mattino presto e imbocchiamo l’autostrada fino all’uscita di Trento. Questa città sarà il nostro campo base per quattro giorni.
Appena entrati nell’appartamento che abbiamo scelto tramite Airbnb, rimaniamo subito colpiti dall’aria di casa da cui veniamo avvolti e dato che è ora di pranzo, prendiamo due fette di pizza dalla pizzeria d’asporto che c’è proprio sotto casa.
Un giro per le vie del centro di Trento
Dopo aver disfatto le valige ed esserci sistemati, partiamo alla scoperta di Trento. Anche se avevo visto già questa città in passato, questa volta ne rimango positivamente colpita. E’ ricca di arte e scorci indimenticabili.
Visto che risiediamo nel quartiere di Piedicastello, dal nostro appartamento, attraversiamo il ponte San Lorenzo sul fiume Adige e ci dirigiamo verso il centro storico. Una volta arrivati a Piazza Duomo, osserviamo il Duomo e la Fontana del Nettuno.
Nella piazza sono presenti diversi bar molto carini, scegliamo di sederci in un bar per rigenerarci dato il caldo tremendo e la mia scelta ovviamente ricade su un buon gelato 🙂
Dopo esserci rigenerati, riprendiamo il giro e ci dirigiamo dietro il Duomo. Ci troviamo in Piazza Adamo d’Arogno, dove osserviamo il plastico che raffigura i monumenti della città. Dopodichè continuamo per le viuzze del centro osservando i negozietti molto carini e arriviamo alle antiche Mura. Facciamo due passi nella piazza ritornando verso l’appartamento.
Cuciniamo una pasta e poi andiamo a dormire per riprendere le energie consumate durante il viaggio. Il giorno dopo dovremo alzarci presto per una nuova destinazione: il lago di Tovel.
Passeggiate nei sentieri della Val di Non
Il giro del lago di Tovel
Dopo aver fatto colazione, prepariamo lo zaino con il cibo, maglie e tutto l’occorrente per l’escursione della giornata. Lo zaino di Teddy invece oltre a trasportare il bimbo, servirà anche per portare tutto l’occorrente per lui.
Carichiamo tutto in macchina e ci dirigiamo al lago di Tovel, all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta. Durante la strada osserviamo i paesaggi meravigliosi che ci circondano.
Una volta arrivati al parco, paghiamo il parcheggio per l’intera giornata (10 €) e veniamo indirizzati verso il posteggio per l’auto.
Ci dirigiamo verso il lago con gli zaini e Teddy in spalla. Appena scorgiamo il lago veniamo affascinati dal suo colore blu verdastro e dall’ambiente circostante.
Iniziamo il giro del lago della durata prevista di circa un’ora e mezza. Noi non abbiamo fretta e vogliamo affrontarlo con calma, infatti tra una pausa merenda e tappa al bagno, pian piano arriviamo alla casa museo del parco, dove possiamo apprendere l’effetto che creava l’alga rossa nel lago. Un tempo quest’alga caratterizzava il lago donandogli l’acqua rossastra.
Proseguendo il giro decidiamo di fermarci in una spiaggetta, dove bagniamo i piedi nell’acqua e poi pranziamo con l’insalata di riso (cucinata da noi in appartamento la sera prima).
Terminiamo il giro del lago affrontando il pezzo più tortuoso e ci godiamo l’arrivo sedendoci al bar dello Chalet Tovel e gustandoci dei buonissimi prodotti del posto.
Decidiamo di tornare a casa e riparandoci da una leggera pioggia, camminiamo fino alla macchina.
Cena tipica trentina
Dopo aver dato da mangiare a Teddy, questa sera decidiamo di cenare fuori. Proprio vicino all’appartamento si trova un ottimo ristorante “Il Libertino”. Qui scegliamo di mangiare dei piatti tipici trentini: gnocchi di pane con burro, pinoli e speck per me e per mio marito i tortelli con spinaci, mirtilli e funghi. Dopo questa cena stratosferica, facciamo due passi per il quartiere e poi andiamo a dormire.
Il Santuario di San Romedio
Al mattino siamo di nuovo in piedi presto e dopo aver caricato gli zaini in macchina partiamo alla volta di Coredo.
Posteggiamo l’auto per l’intera giornata e, una volta oltrepassati i laghetti artificiali, seguiamo le indicazioni per dirigerci al Santuario di San Romedio.
Dopo quasi un’oretta di passeggiata nel bosco arriviamo a questo meraviglioso santuario. Prima di entrare nel santuario, ci avviciniamo alla zona recintata in cui vive l’orso ma purtroppo non riusciamo a vederlo. Approfittiamo dei tavolini di legno per sistemarci un attimo e dare la merenda a Teddy, poi ci dirigiamo a visitare il santuario.
Il santuario è posto su una roccia alta 70 metri, qui si possono vedere le cappelle e la chiesa e salendo le scale si arriva in cima dove si può godere di una vista dall’alto. Un posto stupendo che consiglio assolutamente di visitare.
Ripercorriamo la strada che abbiamo percorso all’andata e una volta arrivati ai laghetti, è ormai ora di pranzo. Decidiamo di pranzare al ristorante “Due Laghi”, dove ci gustiamo un ottimo tagliere di affettati e formaggi della zona.
Dopo pranzo riprendiamo l’auto e ci rechiamo al lago Lamar.
Lago Lamar
Una volta qui, fatichiamo un po’ a trovare parcheggio per il gran numero di persone. Una volta trovato, prendiamo gli zaini e andiamo verso il lago. Ci sistemiamo sul prato con la coperta e montiamo la tenda per riparare Teddy dal sole.
Stiamo qui un po’ di tempo a goderci il sole e il relax. Le persone sono in costume da bagno, fanno il bagno e si tuffano nel lago… sembra di stare a Rimini!!
E’ ormai tardo pomeriggio, decidiamo di tornare a casa e per cena ricadiamo di nuovo su una fetta di pizza (comodo aver la pizzeria sotto casa).
Arrivederci Trento… Valcanover arriviamo!!
La mattina seguente, dopo aver fatto i bagagli e riempito la macchina, partiamo verso Valcanover.
Anche questo appartamento lo abbiamo scelto tramite airbnb: un alloggio nuovo, moderno, con il giardino, dotato di tutto il necessario. Il padrone di casa essendo un appassionato di musica (film e fumetti) ci ha lasciato a disposizione tutta la sua discografia per ascoltare tranquillamente tutto ciò che volevamo.
Valcanover è un paesino sul lago di Caldonazzo, di cui abbiamo visitato anche una spiaggetta, piccola ma molto carina. Qui ci sono spiaggette dotate di tutto: bar, lettini e addirittura la postazione per il bagnino.
Passeggiate nei sentieri della Valsugana
Dopo aver pranzato con una semplice pasta, carichiamo nuovamente gli zaini in macchina e ci dirigiamo in Valsugana. Stiamo a rilassarci un po’ su un prato mentre Teddy fa il suo riposino pomeridiano.
Mettiamo gli zaini in spalla e insieme al caldo soffocante di agosto affrontiamo il Sentiero degli Gnomi, una passeggiata molto carina e abbastanza semplice sotto gli alberi.
E’ tardo pomeriggio e siamo sfiniti dal caldo, ci attende una bella doccia rinfrescante a casa.
Per cena decidiamo di spostarci a Levico Terme e scegliamo il ristorante “Bardus Braci e pizza”, un locale con una location spettacolare. Ci sediamo in un tavolo all’esterno sul prato. Il cibo è discreto ma non vale la cifra che costa. Avendo voglia di mangiare carne, scelgo i wurstel altoatesini credendo fossero una specialità, ma sono dei semplici wurstel cotti sulla griglia. Mio marito invece va sul sicuro scegliendo una pizza allo scoglio.
Complice il fatto di essere sul lago di Caldonazzo, il cibo è molto vario: si va dalla carne al pesce.
Giornata d’arte nel bosco
La giornata inizia con una bella colazione a casa, il solito carico degli zaini in macchina e lo spostamento a Lavarone.
Dopo aver posteggiato la macchina, camminiamo dieci minuti costeggiando la strada per accedere alla passeggiata chiamata “Il respiro degli alberi“. Qui l’arte viene inserita nella natura in un contesto delizioso. Durante questo percorso vi sentirete parte integrante del bosco e vi accorgerete di come pochi elementi possono far capire quanto è importante ed essenziale la vita di un albero.
Arriviamo circa a metà percorso e visto che si avvicina l’ora di pranzo, decidiamo di ritornare alla macchina e spostarci poco più avanti. Dopo aver percorso a piedi 45 minuti in salita per raggiungere lo chalet “Tana Incantata” e scoprendo che il locale è totalmente pieno e non prende prenotazioni fino alle tre del pomeriggio, ordiniamo due semplici panini e ci accontentiamo di aver messo qualcosa sotto i denti. I panini, preparati con speck e formaggio, sono molto gustosi come la fetta di torta ai lamponi che ci fa concludere il pranzo. Se volete andare a mangiare qui, vi consiglio di telefonare per prenotare qualche giorno prima. Dai profumi che ho sentito, direi che le specialità erano molto buone.
Una volta usciti dalla chalet, ci rilassiamo un po’ sul prato.
Scendiamo lungo il sentiero e ci rechiamo nel centro del paese di Lavarone. Qui facciamo due passi sul lago, è completamente pieno di persone che prendono il sole e molti turisti. Ci gustiamo un gelato seduti su una panchina mentre diamo la merenda a Teddy.
Festa country a Pergine Valsugana
E’ sera e decidiamo di cenare fuori. Ci spostiamo a Pergine Valsugana dato che le recensioni dei locali su Tripadvisor sono molto buone. Ceniamo al ristorante “Al cavalletto” con gulash e polenta, gnocchetti e patate, rimanendo estramamente delusi sia per il discreto cibo che per la scarsa bellezza del locale.
La serata però prosegue in maniera decisamente migliore dato che in centro paese c’è la festa country con balli, musica e folklore. Banchetti che vendono prodotti locali e altri con cappelli da cowboy, una stupenda festa a tema.
Pergine Valsugana è un paesino molto carino. Le viuzze e le strade sono tutte ben tenute ed il centro paese è ricco di negozietti.
Salutiamo le montagne per spostarci sul lago di Garda
Al mattino presto lasciamo l’alloggio e ci avviamo verso Rovereto. Vorremmo fare due passi nel centro storico ma veniamo colti improvvisamente da una tempesta. Decidiamo di entrare in un centro commerciale per pranzare, anche se la scelta purtroppo obbligata (non c’è nessun ristorante aperto) ricade su un triste tramezzino in un bar. Per fortuna concludiamo il pasto con un buon donut comprato nel supermercato.
Riprendiamo la macchina ed arriviamo finalmente a Riva del Garda. Che dire di questa città di lago? Giovane, turistica, ricca di cultura, perfetta per gli appassionati di sport e famosa per l’enogastronomia. Semplicemente bellissima, insomma come tutte le città sul Garda.
Qui alloggeremo per una notte soltanto all’ “Hotel Campagnola”, attrezzato con giochi per bambini e spa. Dopo aver scaricato i bagagli, facciamo due passi fino alla chiesa di San Tomaso di Canterbury che ho addocchiato dal finestrino all’arrivo, poi ci dirigiamo in centro a Riva del Garda.
Dopo aver fatto il giro nel centro storico ed esserci rilassati su una panchina con vista lago, torniamo in hotel ma una volta in camera ci accorgiamo che Teddy è caldo, ha la febbre. Non abbiamo molta scelta se non ordinare la cena in camera e mangiare appena lui si addormenta. Il ristorante dell’hotel propone piatti veramente gustosi, scegliamo i canederli con il gorgonzola e poi la carne salada alla griglia con i fagioli (ma che buona la carne salada!!), come dolce il tortino al cioccolato.
Il ritorno a casa con vista lago
Partiamo presto al mattino e torniamo a casa costeggiando il lago di Garda sul lato ovest, quello che di solito si tralascia sempre. Osserviamo molti scorci e passiamo accanto a paesini dai nomi sconociuti prima d’ora.
Torniamo a casa con una gran bella esperienza nel nostro bagaglio. Una bella avventura tra le montagne, sicuramente stancante con un bambino piccolo e per via della troppa afa di questa estate. Noi siamo così, pensiamo che le cose semplici non ti formano, le cose un po’ più complicate invece ti rimangono dentro il cuore!!
La ripeteremo sicuramente come tipologia di vacanza, ma scegliendo altri valli del Trentino, dove si possono scorgere quei paesaggi mozzafiato che si vedono sempre in televisione.